In ricordo di Enzo Dellantonio, fondatore e presidente della cooperativa sociale independent L.

16 Dicembre 2023

Dellantonio EnzoE’ passato quasi un anno dal 17 gennaio, giorno in cui ci ha lasciati il presidente e socio fondatore della cooperativa sociale independent L., Enzo Dellantonio, che ha raggiunto la sua amata moglie Tiziana Aguiari († 07/08/2022), altra personalità di spicco dell’associazionismo sociale locale, deceduta pochi mesi prima.
Enzo Dellantonio ha lavorato per decenni a favore delle persone con disabilità, dedicandosi alla loro inclusione sociale, promuovendone l’autonomia concreta e materiale e, soprattutto, la libertà di scelta.

Dopo la laurea in lingue e letterature straniere moderne a Bologna, Enzo Dellantonio partecipa e vince il concorso per una cattedra alle scuole medie e superiori, divenendone presto vicepreside. A 32 anni il tragico incidente che lo costringe, tetraplegico, in sedia a rotelle, seguito da una riabilitazione di 9 mesi presso il Centro di Bad Häring, poi il ritorno a Merano e il reinserimento al lavoro, non più come insegnante bensì come bibliotecario, esperienza che Enzo ricordava come cruciale, poiché segnata dalla necessità di assistenza – veniva infatti portato per le scale a braccia – e dall’isolamento.
Nell’aprile del 1997 Enzo decide infatti che quella non è la strada giusta per sé, dà le dimissioni e, qualche mese dopo, nel novembre dello stesso anno, costituisce assieme a una decina di persone in sedia a rotelle la cooperativa sociale independent L.

Enzo amava raccontare così i suoi esordi: “All’inizio in ufficio eravamo solo Martin Telser, anche lui in sedia a rotelle, quella che allora era la mia compagna, Tiziana, poi diventata moglie – fonte di coraggio per il mio “nuovo inizio” – oltre a due consulenti sociali, un programmatore e una segretaria-contabile. L’obiettivo era quello di diventare un punto di riferimento a livello provinciale per tutte le persone che, a causa di una disabilità acquisita, avevano dovuto cambiare radicalmente la loro vita. Oltre a proporci come centro di consulenza, volevamo offrire la possibilità di una riqualificazione professionale, soprattutto nel campo dell’informatica e dell’amministrazione aziendale, per il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità motorie e sensibilizzare la popolazione tutta in vista di una società più inclusiva”.

Fin dall’inizio, Enzo intuisce il potenziale delle tecnologie informatiche e della comunicazione per aumentare le autonomie della persona con limitazioni motorie in diversi ambiti di vita: in un’epoca in cui il world wide web è agli albori, il “digitale” – secondo Enzo – è di per sé un modo per superare barriere fisiche e comunicative, e per attivare quindi nuove forme di cittadinanza.
Parallelamente, Enzo capisce che le azioni locali a favore di persone con disabilità possono e devono confrontarsi con uno scenario che è quello delle politiche europee e dei possibili canali di finanziamento da quelle derivanti. Nel corso degli anni, Enzo ha costruito una fitta rete di collaborazioni con enti pubblici, università, istituti di ricerca, in Italia e all’estero. Ha organizzato innumerevoli iniziative di sensibilizzazione. Ha promosso e realizzato ricerche di carattere scientifico su tematiche legate al mondo delle disabilità. Ha dato il suo contributo, personale non meno che professionale, al miglioramento dell’impianto normativo e dei servizi locali a tutela delle persone con disabilità. Si è speso per sradicare pregiudizi diffusi. Ha visto riconosciute alcune delle iniziative realizzate come best practice a livello europeo. In tutto ciò, non ha mai smesso di spostare un po’ più in là il limite di ciò che si poteva fare, di spiazzare e provocare i suoi interlocutori per cambiarne lo sguardo sul mondo delle disabilità, di coltivare collaborazioni che diventavano amicizie.
Nel 2019 il suo impegno viene riconosciuto: Enzo è insignito infatti della Medaglia al Merito Tirolese per il suo lavoro volontario al servizio del bene comune.

Appena un mese prima della morte del suo Presidente, independent L. aveva celebrato il quarto di secolo di attività – cooperativa che oggi può contare su 24 collaboratori interni, una pluralità di collaboratori esterni e oltre 3.000 utenti dei servizi.
Durante la cerimonia, Enzo aveva profilato i 25 anni di impegno con alcune parole che oggi sanno di testamento morale e allo stesso tempo di indirizzo per il futuro: “Come cooperativa sociale di tipo B, independent L. promuove sin dalla sua costituzione la vita indipendente e autodeterminata soprattutto attraverso l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità. Per raggiungere questo obiettivo, individuiamo e sviluppiamo strumenti per l’inclusione sociale e, in qualità di centro di consulenza e centro di competenza sulle tecnologie assistive, mettiamo a disposizione le nostre conoscenze, metodologie ed esperienze nell’interesse della società e nel rispetto dei diritti di ogni individuo. Ci concentriamo sulle ultime tecnologie, anche nel campo della domotica, sempre ispirati dal design for all, ovvero dalla progettazione di spazi e dispositivi che possano essere utilizzati da tutti”.

Enzo è stato un precursore e un idealista, un leader carismatico e combattivo per le cause in cui credeva.
Ha lasciato in eredità a independent L. una solida base per continuare sulla strada dell’inclusione di tutte le persone con disabilità nei vari ambiti di vita.